venerdì 29 gennaio 2016

Recensione: Tutto quello che siamo - Federica Bosco

Titolo: Tutto quello che siamo
Autore: Federica Bosco
Data Pubblicazione: 27 Ottobre 2015
Editore: Mondadori
Pagine: 338

Trama:
Marina ha diciannove anni e una vita molto complicata. Sua madre è morta, e suo padre, un uomo prepotente e autoritario, si è risposato con una donna odiosa che la tratta come Cenerentola. L'unica ragione che la trattiene dal fuggire da casa è il fratellino Filippo, che Marina cerca di proteggere da quella famiglia dissestata a colpi di affetto e ironia. Il suo grande sogno è quello di entrare all'Accademia delle Belle Arti, essendo dotata di un incredibile talento per il disegno, ma non potendo permetterselo, l'unico modo di stare il più vicino possibile a quel mondo è lavorare al bar davanti all'Accademia, dove può osservare gli studenti che fanno la vita che vorrebbe lei e a peggiorare la situazione è innamorata cotta di Christo, uno studente brasiliano bello e scapestrato che viene a fare colazione da lei tutte le mattine senza degnarla di uno sguardo. La sua vita non potrebbe essere più frustrante se si escludono i momenti in cui si chiude in camera a disegnare senza sosta ascoltando i Temper Trap estraniandosi totalmente da quel mondo cupo e senza speranza. Finché un giorno arriva Nic.

Recensione:
Buongiorno lettrici e lettori,
ieri sera ho terminato di leggere Tutto quello che siamo Di Federica Bosco.
E' un libro che ho iniziato più di una settimana fa' e che, un po' perchè in questo periodo ho molti impegni, e un po' perchè all'inizio non mi ha coinvolta troppo, ho faticato a finire.
Il libro narra della storia della diciannovenne Marina, e della sua sfortunata vita.
Orfana di madre a 16 anni, padre violento, autoritario, incapace di fare il genitore, matrigna perfida, subdola, arrivista, un fratellino piccolo Filippo, adorabile, di cui prendersi cura che la tiene legata a quella famiglia e le impedisce di lasciare quella casa per proteggerlo, per dargli almeno lei un briciolo di normalità. Due amici molte volte troppo impegnati per ascoltarla, e una serie di ragazzi sbagliati che la lasciano sempre con il cuore spezzato.

Marina nella vita ha un sogno, quello di poter lavorare come illustratrice, da sempre vuole studiare all'Accademia delle Belle Arti, ma non se lo può permettere, e quindi, forse perchè è anche un po' masochista, trova lavoro in un bar proprio difronte all'Accademia delle Belle Arti. Qui incontra Christo, bello, bellissimo, il classico ragazzo che ti conquista con uno sguardo e ti fa battere forte il cuore. Affascinante ma dannato, che non si fa' molti problemi a spezzare i cuori delle ragazze che gli ronzano intorno e sospirano per un suo sorriso. E Marina ovviamente insicura com'è non può che restare affascinata dal tipico ragazzo scapestrato, e appena lui la degna di qualche piccola attenzione, e le lascia un biglietto con il suo numero di telefono, lei si getta fra le sue braccia, anzi meglio nel suo letto, pentendosi amaramente il giorno successivo, ma ricadendoci altre tre volte. Christo non cerca assolutamente una relazione stabile, le manda un messaggio su WhatsApp solo quando gli fa comodo, niente carezze ne frasi dolci, niente appuntamenti, solo incontri veloci e privi di sentimento.
Devo essere sincera dopo aver letto di questa relazione malsana avrei voluto chiudere il libro e abbandonarlo, volevo uccidere quella ragazzina così stupida e cieca! Ma poi mi sono ricordata che a 19 anni è così facile sognare, fantasticare sul vero amore che ancora non si conosce e magari convincersi che anche anche i pochi momenti passati con il ragazzo che ti fa battere il cuore, sono  meglio di niente.
Immagine di couple, love, and hug
Per fortuna circa a metà libro entra in scena Nic, un writer fidanzatissimo, ma che dimostra una certa simpatia per la protagonista e le infonde un po' di fiducia in se stessa.
Nicolas bello, simpatico, gentile, premuroso, bravissimo ad aiutare il piccolo Filippo, ma con un pizzico di mistero, conquisterà ben presto il cuore di Marina, che per la prima volta inizierà a fidarsi di qualcuno, ad aprire il suo cuore, a capire cosa significa amare ed forse essere amati.
Ma non sempre le cose sono come sembrano. Nic nasconde un segreto che rischia di rovinare il loro legame per sempre, e spezzarle il cuore ancora una volta.

lunedì 18 gennaio 2016

Recensione: Parigi è sempre una buona idea - Nicolas Barreau

Titolo: Parigi è sempre una buona idea
Autore: Nicolas Barreau
Data Pubblicazione: 3 settembre 2015
Editore: Feltrinelli
Pagine: 264

Trama:
Parigi è sempre una buona idea, si sa. Innamorati o no, vale sempre la pena di fare una passeggiata per le vie della Ville Lumière. Lì, in rue du Dragon, ci si può imbattere in un piccolo negozio con una vecchia insegna di legno, un campanello d'argento démodé sulla porta e, dentro, mensole straripanti di carta da lettere e cartoline illustrate: la papeterie di Rosalie Laurent. Talentuosa illustratrice, Rosalie è famosa per i biglietti d'auguri personalizzati che realizza a mano. Ed è un'accanita sostenitrice dei rituali: il café crème la mattina, una fetta di torte au citron nelle giornate storte, un buon bicchiere di vino rosso dopo la chiusura della papeterie. I rituali aiutano a fare ordine nel caos della vita, ed è per questo che ogni anno, per il suo compleanno, Rosalie fa sempre la stessa cosa: sale i 704 gradini della Tour Eiffel fino al secondo piano e lancia in aria un biglietto su cui ha scritto un desiderio. Ma finora nessuno è mai stato esaudito. Tutto cambia il giorno in cui un anziano signore entra nella papeterie. Si tratta del famoso scrittore per bambini Max Marchais, che le chiede di illustrare il suo nuovo libro. Rosalie accetta e ben presto i due diventano amici, La tigre azzurra ottiene premi e riconoscimenti e si aggiudica il posto d'onore in vetrina. Quando, poco tempo dopo, un affascinante professore americano, attratto dal libro, entra in negozio, Rosalie pensa che il destino stia per farle un altro regalo. Ma prima ancora che si possa innamorare, ha un'amara sorpresa.

Recensione:
Buongiorno a tutti cari lettori e lettrici.
Parigi è sempre una buona idea mi è stato regalato da mia cugina per il giorno di Natale, che ringrazio di cuore per il pensiero.

Dalla trama il libro mi è sembrato molto interessante e mi ha incuriosita. Ho iniziato a leggere circa una settimana fa', esatto ho impiegato più di sette giorni per finirlo, cosa molto strana per me che di solito divoro i libri in poche ore, ma l'inizio del libro l'ho trovato un po' lento, con parti molto descrivete e dettagliate, forse fin troppo per i miei gusti personali.


La protagonista del libro è una parigina Rosalie, una sognatrice che ama ogni sfumatura del colore azzurro e adora dipingere fin da quando da bambina una zia le ha regalato una scatola di acquerelli.
Rosalie, poco più che trentenne è la proprietaria di un negozio Luna Luna, che vende articoli da regalo, carta da lettere e bigliettini personalizzati che lei stessa crea ed illustra su richiesta dei suoi affezionati clienti. Ad ogni compleanno Rosalie sogna, e spera che qualcosa di bello possa accaderle, così sale sulla Tour Eiffel e lancia un bigliettino dove ha scritto il suo desiderio nella speranza che questo possa avverarsi, purtroppo però questo rituale non le ha mai portato molta fortuna.

Un bel giorno entra nel suo negozio Monsieur Max Marchais, famoso scrittore di racconti per bambini che dopo aver rovesciato alcuni espositori nel negozio di Rosalie le chiede di illustrare il suo nomo libro per bambini: La tigre azzurra.

Nel frattempo la narrazione si sposta su Robert un americano che a quasi 40 anni è ancora combattuto tra seguire le orme del padre e dedicarsi al prestigioso studio legale di famiglia, o seguire i sui sogni e accettare la cattedra per insegnare presso una prestigiosa facoltà di Parigi. Indeciso, Robert si ricorda del consiglio di sua madre che purtroppo lo aveva lasciato qualche mese prima: Parigi è sempre una buona idea.

mercoledì 6 gennaio 2016

Recensione: La donna perfetta - Amabile Giusti

Titolo: La donna perfetta
Autore: Amabile Giusti
Data pubblicazione: 10 Febbraio 2015
Editore: Mondadori
Pagine: 209

Trama:
Visto dal di fuori, Guido Masetti sembra il fidanzato ideale. Insegnante di lettere in un liceo di Napoli, amato dai suoi studenti, sensibile e idealista, sempre cordiale con quelli che incontra a partire dal proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra fiori freschi per la fidanzata... È così che lo vede Giada, che però è separata da lui da un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di lei dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole per bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore. Sogna un uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la testa. Proprio come quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce con la sua fidanzata. Già: la fidanzata, ecco il problema. Le cose, però, a volte cambiano quando meno ce lo aspettiamo. Guido viene lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando Giada sta per fare un passo verso di lui, qualcuno la precede. È Silvia, giovane e bellissima come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi basta uno sguardo per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia sembra non volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È possibile che non sia come appare? 
In attesa di vederne la versione cinematografica diretta da Alessandro Genovesi e con un cast stellare (Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti e con la partecipazione straordinaria di Ornella Vanoni e Renato Pozzetto), questa storia di amore e di sogni diventa un romanzo trascinante, scritto da una delle più promettenti e amate giovani autrici italiane. Una commedia romantica che sa farci riflettere su quello che in amore è reale e quello che non lo è, su quanto a volte qualche difetto sincero sia meglio di un'incredibile perfezione... 

Recensione:
Buongiorno lettori e lettrici,
in questi giorni ho letto uno dei romanzi che mi sono stati regalati a Natale.
La donna perfetta è un libro divertente, leggero, ironico, perfetto per trascorrere un paio d'ore con il sorriso sulle labbra.
Il romanzo narra delle avventure e disavventure d' amore di Guido 47 enne, originario di Milano, che si è trasferito a Napoli e insegna Italiano in un liceo. Guido è un dei pochi uomini romantici ancora in circolazione, premuroso, cavalleresco, scrive poesie d'amore e ogni venerdì regala fiori alla sua bella Anna, la donna con cui convive ormai da sette anni, e che seppur molto diversa da lui, è il grande amore della sua vita. Almeno agli occhi di Guido, perchè in realtà Anna è stanca di tutta questa perfezione di questo uomo che la asseconda sempre, fin troppo premuroso, si annoia e si sente soffocare perchè, ammette, le donne diventano infelici se sono troppo felici. E così Anna lo lascia per uno Svedese più giovane di Guido dal quale aspetta pure un bambino.

A Guido crolla il mondo addosso, tutta la sua vita all'improvviso non ha più un senso, e così inizia un periodo dove le uniche cose che possono consolare il suo dolore sono le canzoni di Massimo Ranieri, scrivere nero su bianco tutte le sue emozioni, e il cibo in scatola. 
Al di là del muro del suo appartamento c'è la casa della vicina Giada, che Guido di tanto in tanto incontra in ascensore e con la quale scambia sempre piacevoli conversazioni. Giada tipica bellezza del sud, scrive libri per bambini e da anni origlia attraverso le pareti sottili tutte le conversazioni di Guido, per il quale si è presa una cotta colossale.

Ed è qui che entra in scena la donna perfetta di Guido, Silvia, il sogno di ogni uomo, gambe chilometriche, bionda, corpo da urlo, che ama fare le pulizie in biancheria intima, che si intende di calcio e tifa pure la tua squadra del cuore. Silvia è la versione femminile di Guido, la donna perfetta, talmente perfetta che scopriremo ben presto esiste solo nella mente di Guido. Un'allucinazione.

Il libro prosegue tra esilaranti scene in cui assistiamo alla madre di Guido che disperata per la pazzia del figlio affoga i pensieri alzando un po' troppo il gomito, al padre che è comunque contento che il figlio sia felice, perchè alcuni stanno tanti anni con una persona vera ma hanno una relazione che non è esiste, che male ci sarebbe a fare il contrario? E l'amico e collega Paolo, che tra una battuta e l'altra cerca di aiutare e consigliare l'amico e farlo rinsavire. Non mancano poi personaggi a fare da contorno, come gli irriverenti studenti adolescenziali di Guido, la sorella pettegola di Giada e il marito, taciturno con il vizio della sigaretta dopo i pasti.